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Crisi d’Impresa e Reati Tributari: la transazione fiscale

17 March 2021
Rischi e responsabilità nella Crisi d’impresa post “Pandemia” l’opportunità della Transazione fiscale nei reati tributari di omesso versamento.
È trascorso ormai più di un anno di pandemia e l’Italia conteggia i danni economici. L’ISTAT calcola il Prodotto interno lordo nel 2020 in diminuzione dell’8,9% e quantificati in 160 miliardi di Euro in meno rispetto al 2019.
Ognuno di noi ha “perso” 2.600 euro di Pil. Se tutto va bene nel 2021 la ricchezza nazionale risalirà del 3-4%. La più ottimista è Standard & Poor’s: +5,3%. In ogni caso non basta per tornare dove eravamo prima. Ci saremo forse nel 2023.
Tutto il mondo ha perso vite umane e Pil ma, tra le aziende, c’è chi ha incassato il brusco calo delle vendite e dei ricavi in una situazione economicamente di forza e chi paga debolezze che si trascinano dalle precedenti crisi globali. La ricchezza della Germania, pandemia compresa, negli ultimi 25 anni è cresciuta comunque, del 30%, il nostro incremento dal 1995 ad oggi è zero.
Nel 2020 le famiglie italiane hanno avuto un decremento reddituale si calcola pari a 29 miliardi di Euro e hanno consumato 108 miliardi di Euro in meno. Le famiglie che invece non hanno perso reddito hanno però risparmiato, visto che molte spese, sono state “vietate” dal distanziamento fisico.
Intervista di AML LAB sull'HuffPost sul rischio di riciclaggio in era COVID
L’industrializzazione del riciclaggio di denaro, un fatturato miliardario

04 November 2020
Nell’ambito del panorama dell’azione internazionale antiriciclaggio è fondamentale conoscere e studiare la normativa AML, approfondendola e comprendendo a fondo la Dottrina moderna del riciclaggio di denaro e la sua interpretazione giurisprudenziale.
Per riuscire a intercettare e far luce sulle frodi e riuscire a sequestrare e recuperare il denaro è fondamentale conoscere la dottrina moderna del riciclaggio di denaro.
La dottrina del riciclaggio di denaro è la disciplina volta a descrivere e codificare il contributo dell’industria del riciclaggio di denaro nelle operazioni di “lavaggio del denaro sporco”.
Nel nostro Paese un recente studio della CGA di Mestre (VE) ha stimato, su dati della Banca d’Italia(1) come il fatturato ascrivibile all’economia criminale presente in Italia sia di circa 170 miliardi di euro l’anno. L’economia criminale “fattura” come il Pil della Grecia.
Le tecniche di Anonimato, Inganno e Mimetizzazione della dottrina moderna del riciclaggio di denaro

13 November 2020
La dottrina del riciclaggio di denaro è la disciplina scientifica volta a rappresentare e definire l’apporto dell’industria del riciclaggio di denaro nelle operazioni di riciclaggio.
A tale scopo si possono individuare diverse tecniche e discipline da considerare.
Oggi l’industria del riciclaggio di denaro sporco utilizza sistemi bancari paralleli. Ciò è semplificato dalla globalizzazione dell’economia, dalle nuove tecniche internet e dall’incapacità dell’autorità di combattere i costrutti transnazionali.

31 July 2020
di Simone MAZZONETTO
Il trust è stato concepito come uno strumento giuridico atipico con particolari caratteristiche al fine della protezione del patrimonio di un soggetto. Il trust originariamente è nato sotto forma di una consuetudine medievale diffusa tra i nobili e i vassalli inglesi i quali dovendo partire per le Crociate, affidavano fino al loro ritorno, le proprietà a dei soggetti di fiducia il quale incarico era di gestire e custodire il patrimonio ricevuto.
Solo grazie alle prime sentenze dalla Cancelleria Regia inglese la quale interveniva per risolvere i contrasti che sorgevano in virtù di questo primordiale rapporto fiduciario, il trust da essere una sola consuetudine ottenne forza di legge e gli fu riconosciuto a tutti gli effetti lo status di negozio giuridico.
Tuttavia, a differenza dei Paesi di Common Law, per quelli di Civil Law, compreso lo Stato Italiano, non fu così semplice identificarlo come uno degli strumenti giuridici previsti dal ordinamento a causa della sua atipicità caratteristica.

22 July 2020
Aiuti all’economia in crisi post Covid-19: opportunità e rischi dei Finanziamenti alle imprese e dei crediti d’imposta. Il Rischio riciclaggio e autoriciclaggio nei reati di cui agli artt.316 ter c.p. e 640 bis c.p
L’emergenza sanitaria “pandemia”, ha decretato una chiusura “di Stato” dell’economia nazionale di proporzioni non prevedibili e da effetti inimmaginabili, determinando nel contempo una imponderabile crisi economica, che su base annua contrarrà il nostro PIL di circa il 10%, ma si valuta una caduta di circa l’80% se ci si limita ad osservare il periodo in cui si è avuta la chiusura di quasi la totalità delle attività economiche. Un lockdown, che non si è mai verificato nella storia economico sociale dei tempi moderni.
La reazione della politica e del Governo è stata una decretazione legislativa d’urgenza finalizzata a sostenere i cali di fatturato che in alcuni settori economici nel periodo di chiusura è stata totale.
Lo scenario è però non solo di deflazione, ma anche di notevoli opportunità e agevolazioni finanziarie e fiscali, che nel contempo celano dei rischi sia per i vari soggetti coinvolti, che per i responsabili e rappresentanti legali delle aziende, che per poter cogliere appieno aiuti e finanziamenti potrebbero incappare in rischi e insidie che di contro affosserebbero ancor più sia loro che le loro imprese.
Dal 1° luglio stop al cash sopra i 2mila euro. "Operazione sospetta e scatta la sanzione"
Lo spiega bene al Giornale Giuseppe Miceli,
autore dell'Atlante dell'Antiriciclaggio: «la legge prevede di segnalare
i casi in cui più operazioni sotto soglia vengono effettuate in momenti
diversi ed in un circoscritto periodo di tempo». Parliamo ad esempio di
«un bonifico da 500,00 e di tre trasferimenti in contanti da 500 euro
ciascuno in una settimana».
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19 June 2020
LA CRISI FAVORIRÀ UN AUMENTO DELLE INFILTRAZIONI CRIMINALI DEL 30%
«La crisi post-Coronavirus rischia di favorire la diffusione di infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, le stime parlano di un aumento della presenza del 20-30% in particolare nelle piccole e medie imprese». A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana di ricerca sul rischio riciclaggio (AML LAB) in occasione del webinar del 12 giugno scorso “Covid-19 e contrasto alle attività illecite, tra decretazione d’urgenza e rinvio della crisi d’impresa”.
Il convegno ha fatto chiarezza sui punti deboli e sulle fragilità del tessuto imprenditoriale, per comprendere e anticipare i passi falsi compiuti da imprenditori e professionisti intenti ad arginare una crisi di liquidità dilagante.
Aml Lab: Covid-19 e contrasto alle attività illecite: «Aumento infiltrazioni criminali del 30%»
Aml Lab: Covid-19 e contrasto alle attività illecite: «Aumento infiltrazioni criminali del 30%»
La crisi post-Coronavirus rischia di favorire la diffusione di
infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, le stime parlano di un
aumento della presenza del 20-30% in particolare nelle piccole e medie
imprese». A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana di ricerca sul
rischio riciclaggio (AML LAB) in occasione del webinar “Covid-19 e
contrasto alle attività illecite, tra decretazione d’urgenza e rinvio
della crisi d’impresa”, in programma venerdì 12 giugno dalle 16.“
Fonte : Padova Oggi
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La materia dell’antiriciclaggio ha conosciuto negli ultimi anni una rapida evoluzione in larga parte riconducibile all’iniziativa del Legislatore UE.Il susseguirsi della emanazione delle varie direttive comunitarie, successivamente recepite dalla legislazione nazionale hanno fatto sì che il nostro paese si sia dotato di un sistema antiriciclaggio utile alla evidenza e segnalazione di fatti, atti e movimentazioni finanziarie che potrebbero ravvisare finalità di riciclaggio di proventi dei reati e del finanziamento al terrorismo.
Frodi aziendali

La prevenzione, investigazione e individuazione del rischio di frodi aziendali saranno i comportamenti che consentiranno di tracciare una linea di demarcazione tra le imprese che gestiranno il rischio da quelle che invece saranno destinate a subire un danno in alcuni casi significativo e quindi letale.
Il fraud manager è il ruolo aziendale, che se previsto, consente di attuare delle politiche aziendali atte a prevenire, individuandole, le frodi e i rischi aziendali connessi.
Malgrado sia molto probabile che una frode si presenti, molte aziende non hanno ancora previsto procedure per prevenire, rilevare e rispondere alle frodi.
Codice della Crisi d’Impresa: riflessioni e prospettive
Una delle principali novità del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) è la tempestiva rilevazione dei sintomi della crisi e la conseguente attivazione della procedura di early warning con la previsione di figure esterne alle aziende, che svolgano l’attività periodica di controllo, con l’intento di evitare gli eventi traumatici della crisi e consentire di preservare la continuità aziendale.
Regolamento UE 428/2009: regime comunitario di controllo per le merci a uso duale
Strumenti Finanziari e Fiscalità - Edizioni Egea - Uni Bocconi
Nel numero 43 della Rivista "Strumenti Finanziari e Fiscalità"
(edizioni Egea), è presente l'articolo relativamente al Regolamento EU
428/2009 concernente il regime comunitario di controllo per le merci a
uso duale.
La disciplina dell’antiriciclaggio e del contrasto al
finanziamento internazionale al terrorismonegli ultimi anni ha assunto
un ruolo sempre più importante nel settore produttivo con specificità
nell’ambito del commercio internazionale. In tale ambito la normativa
antiriciclaggio e soprattutto quella connessa al contrasto al
finanziamento internazionale al terrissimo, si è focalizzata anche sulla
tematica delle merci Dual Use (chiamate anche merce a uso duale).
I rapporti tra i reati tributari e la disciplina del riciclaggio e dell’autoriciclaggio
La domanda principale che viene da porsi nell’affrontare la tematica, è se le fattispecie penalmente rilevanti riferite ai reati tributari e frodi fiscali, creino delle utilità (di norma risparmio di imposta), e se tale “vantaggio” abbia una tangibilità all’interno del patrimonio dell’evasore fiscale tale per cui, si possa effettivamente considerarlo «proveniente da» un delitto non colposo.
Criptovalute: Normativa internazionale a confronto
La Blockchain, spesso nota come “Tecnologia Ledger Distribuita”, è per molti esperti la più importante innovazione tecnologica dell’odierna economia. Una delle sue principali applicazioni è quella relativa alle Criptovalute di cui una delle sue peculiarità è di garantire un elevato anonimato nelle transazioni finanziarie, rendono tale strumento particolarmente complesso da gestire in ambito antiriciclaggio.
Preliminarmente si evidenzia come il quadro legislativo internazionale sia caratterizzato da una normativa non uniforme concernente la gestione delle Criptovalute.
In questo articolo andremo ad analizzare sinteticamente come i singoli paesi, specialmente l’Unione Europea, la Cina, il Giappone e la Russia stiano cercando di regolamentare questo nuovo sistema di pagamento.
Le Criptovalute: nozioni ed aspetti di interesse investigativo
In data 28 maggio 2019, la UIF – Unità di Informazione Finanziaria – ha pubblicato un documento recante “Indicazioni integrative per la compilazione delle segnalazioni riconducibili all’utilizzo di valute virtuali”(1), al fine di guidare i destinatari della normativa antiriciclaggio nella compilazione delle SOS (Segnalazioni di Operazioni Sospette) relative alle valute virtuali, individuando un elenco degli indentificativi di alcune valute virtuali.
I PRESIDI ANTIRICICLAGGIO NELLE TRANSAZIONI INTERNAZIONALI: MERCI DUAL USE
Il recente ripristino delle sanzioni commerciali da parte degli Stati Uniti nei confronti dell’Iran ha riportato in auge la tematica relativa ai materiali di Uso Duale (cd Dual Use) relativamente alle operazioni Export verso paesi a rischio di terrorismo.
Negli ultimi decenni la disciplina dell’antiriciclaggio ha infatti gradualmente occupato un ruolo sempre più importante non solo nell’industria bancaria ma anche più in generale in tutte le attività finanziarie ed economiche tra cui quelle del settore produttivo.
Nello sviluppo della disciplina antiriciclaggio, particolare attenzione è stata riservata alla tematica delle merci Dual Use (chiamate anche merce a uso duale).
Le incombenze e i dubbi di un soggetto nazionale che vende determinati beni a turisti extraUE, S.E. E. o UE
Strumenti Finanziari e Fiscalità - Edizioni Egea - Uni Bocconi
In questo breve scritto andremo ad esaminare le varie incombenze che
gravano su un soggetto nazionale che vende determinati beni a turisti
extra-UE, S.E.E. o Ue. Nello specifico, vedremo gli acquisti in contanti
effettuati da turisti UE ed extra-UE, alla luce delle modifiche
apportate dal comma 245, art. 1 della Legge n. 145, che ha innalzato il
limite all’uso del contante da € 10.000 ad € 15.000 e, gli acquisti
effettuati da soggetti domiciliati o residenti fuori dalla Comunità
europea disciplinati dall’art. 38-quater del D.P.R. n. 633/1972 con i
relativi obblighi a cui il cedente dovrà sottostare affinché tali
procedure possano andare a buon fine. Inoltre, per quanto riguarda la
prima condotta, si faranno alcune valutazione in merito al fatto che la
medesima possa entrare in contrasto o meno con il regolamento (CE) n.
1889/2005, abrogato dal Regolamento (UE) n. 2018/1672, “relativo ai
controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dall’Unione”, che
aveva introdotto l’obbligo per i viaggiatori in entrata o in uscita
dalla stessa, che trasportano una somma uguale o superiore ad € 10.000
in contanti, di effettuare una dichiarazione alle autorità doganali.
Infine, lo scrivente, farà alcune considerazione sul fatto che i sopra
citati acquisti potrebbero essere effettuati con le cripto-valute che,
seppur siano tracciabili in senso informatico in quanto vengono tutte
registrate nella blockchain, non consentono, comunque, la puntuale
identificazione dei soggetti che pongono in essere le operazioni.
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